Abbiamo parlato della pallavolo spettacolo, considerando VolleyLander come una terra selvaggia: pura e incontaminata. Ma la pallavolo può essere uno sport davvero ibrido. Azioni di gioco in VolleyLander possono trasformarsi in scivolate calcistiche, plastiche facciali e opere di design a favore delle lampade poste sui soffitti delle palestre.
venerdì 16 aprile 2010
Volley da ridere
mercoledì 14 aprile 2010
Il beach volley
lunedì 12 aprile 2010
I tornei
sabato 10 aprile 2010
Gli scout
Usanza sempre molto comune in VolleyLander sono gli scout, elaborati cartacei o elettronici che permettono ai coach di poter valutare al meglio l'operato dei i loro giocatori. Ed è cosi che piccoli topi di laboratorio iniziano letteralmente a dare i numeri, e con stranissimi simboli a valutare le azioni dei nostri volleyLanderiani sotto giudizio. In sostanza il giocatore viene marcato a fuoco se sbaglia e gli viene puntata una stellina al petto per ogni azione positiva. Cruda indifferenza per chi non fa né male né bene.
Questa è la definizione. E sarebbe bellissimo fosse sempre così. Il problema è che molti esemplari di coach sono tanto pignoli nello stilare una classifica di chi ha contribuito all'esito della gara, quanto alla fine indifferenti quando fa loro comodo, dichiarando che gli scout non sono un buon metro per giudicare l'operato di un giocatore. Ed è così che chi piace al coach gioca, indipendentemente dal numero di punti fatti o subiti in partita. Una logica davvero inspiegabile per gli estranei a questo mondo. Ma questa non è una terra per chi crede nella meritocrazia. Soprattutto in alcune tribù, vige esclusivamente la dittatura assoluta. Perdonatemi la schiettezza, ma meglio farci il callo fin da subito.
Per gli interessati ad approfondire argomenti tecnici sullo scout, rimando ad un blog tecnico sulla pallavolo seguito da Andrea Asta: VolleyWorld.
Per chi volesse ecco invece un file con un programma per svolgere più facilmente gli scout: EasyScout versione 2.0.3 (autore: Andrea Fortunati) - Guida
venerdì 9 aprile 2010
Basta crederci
giovedì 8 aprile 2010
Lo spogliatoio
Concludiamo la nostra analisi su VolleyLander analizzando un luogo conosciuto nella sua natura più selvaggia solo da chi è inserito da tempo in questo mondo.
Lo spogliatoio può apparire come semplice stanzino in cui le diverse squadre si mettono in tenuta da gioco, ma è ben più di tutto questo. È un mondo a parte, un luogo nel quale si vive realmente la squadra. Si scherza, si discute, si piange, si ride, ma soprattutto ci si conosce davvero.
Nello spogliatoio ogni giocatore lascia emergere la propria natura più selvaggia: non c’è da stupirsi nel sentire rutti e scorregge, racconti di avventure esotiche (e anche un po’ erotiche), o grida dalla doccia di gente che urla “Piscioooo!” per informare i propri compagni delle sue condizioni fisiologiche. Nello spogliatoio nulla è celato. La verità emerge per quella che è. Le risate da spogliatoio per battute o cavolate sparate in compagnia non hanno prezzo.
Una squadra che ha un buono spogliatoio, non sempre riesce ad emergere ugualmente in campo. Ma una squadra unita ed efficace in campo, non può che essere in sintonia anche in spogliatoio.
martedì 6 aprile 2010
L'arbitro
Si è parlato di ruoli in VolleyLander, ma abbiamo tralasciato una figura leggendaria di questi luoghi. Si tratta di un personaggio mitico, con due corna di dimensioni variabili e una pancetta che emerge dalla maglietta. Per approcciarsi con i volleyLanderiani utilizza uno strano verso simile a un fischio, unito a particolari gesti che utilizza per comunicare dei concetti.
Al contrario dei giudici di altri sport, per essere arbitri di pallavolo non occorre alcuna forma fisica: il direttore di gara è posto su un trespolo e la massima attività fisica che gli viene richiesta consiste nel ruotare la testa di 90 gradi per poter controllare entrambi i campi di gioco. L’unica caratteristica consigliata per chi si appresta a svolgere questo ruolo è una buona vista: le palle veloci che finiscono in prossimità della riga che delimita il campo sono difficili da interpretare. Purtroppo, questa competenza non appartiene a tutta la categoria. Ed è così che alcuni malcapitati si ritrovano ad essere arbitrati da giudici-talpa, che non vedono al di là del proprio naso.
Se girovagando per VolleyLander avvistate un esemplare di arbitro, state ben attenti a non esprimere commenti o giudizi: alcuni di essi sono molto permalosi e vi ammonirebbero anche solo per avergli detto un “Complimenti!” con tono un po’ sarcastico.
Per approfondimenti su Wikipedia: arbitro di pallavolo