martedì 6 aprile 2010

L'arbitro

Si è parlato di ruoli in VolleyLander, ma abbiamo tralasciato una figura leggendaria di questi luoghi. Si tratta di un personaggio mitico, con due corna di dimensioni variabili e una pancetta che emerge dalla maglietta. Per approcciarsi con i volleyLanderiani utilizza uno strano verso simile a un fischio, unito a particolari gesti che utilizza per comunicare dei concetti.

Al contrario dei giudici di altri sport, per essere arbitri di pallavolo non occorre alcuna forma fisica: il direttore di gara è posto su un trespolo e la massima attività fisica che gli viene richiesta consiste nel ruotare la testa di 90 gradi per poter controllare entrambi i campi di gioco. L’unica caratteristica consigliata per chi si appresta a svolgere questo ruolo è una buona vista: le palle veloci che finiscono in prossimità della riga che delimita il campo sono difficili da interpretare. Purtroppo, questa competenza non appartiene a tutta la categoria. Ed è così che alcuni malcapitati si ritrovano ad essere arbitrati da giudici-talpa, che non vedono al di là del proprio naso.

Se girovagando per VolleyLander avvistate un esemplare di arbitro, state ben attenti a non esprimere commenti o giudizi: alcuni di essi sono molto permalosi e vi ammonirebbero anche solo per avergli detto un “Complimenti!” con tono un po’ sarcastico.

Per approfondimenti su Wikipedia: arbitro di pallavolo

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