La storia che vi voglio raccontare parla di coach, giocatori e giocatrici … e ovviamente parla di VolleyLander.
Nel lontano 1983 uno strano esemplare di coach, mai visto prima di allora, arriva timidamente in Italia e, dopo i primi anni tra serie A2 e successivamente A1 con la Panini Modena, inizia nel 1989 ad allenare la nazionale maschile di pallavolo. Il suo nome è Julio Velasco. Questo strano essere appare subito fuori da ogni schema e gli altri volleyLanderiani lo guardano straniti vincere in 8 anni 3 ori europei, 2 mondiali e 5 World League. Artefici in campo di questi successi sono Andrea Zorzi, Lorenzo Bernardi, Luca Cantagalli, Andrea Giani, Paolo Tofoli, Pasquale Gravina, Marco Bracci e Andrea Lucchetta. Questo straordinario gruppo di giocatori forma la cosiddetta generazione di fenomeni, e la nazionale italiana di quegli anni verrà in seguito premiata dalla FIVB come Squadra del secolo.
Nel mondo della pallavolo si dibatteva su cosa potesse essere cambiato nella squadra italiana dopo l’arrivo di Velasco. Lui spiegò agli increduli che non si trattava di questioni tecniche, ma di un cambio di mentalità: una mentalità vincente.
Era l'inizio di una nuova cultura sportiva.
Nel 97-98 Velasco passerà ad allenare la nazionale femminile di pallavolo. La sua fama crescerà talmente tanto nel mondo dello sport che negli anni a venire verrà chiamato a svolegere ruoli dirigenziali da società calcistiche come Lazio e Inter.
Attualmente Julio Velasco allena la nazionale maschile spagnola di pallavolo. Ecco qui l'articolo uscito il 23 dicembre 2008 su sport.it.
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