lunedì 22 marzo 2010

L'alzatore


Iniziamo con questo articolo a parlare di mansioni, di ruoli, di gioco delle parti. A VolleyLander bisogna svolgere una serie di compiti. Ogni incarico è affidato a una particolare categoria di giocatrici, che è chiamata a svolgere delle specifiche funzioni in base alle proprie capacità.


Il ruolo che analizzeremo di seguito viene chiamato da alcuni palleggio, da altri alzatore, da altri ancora regista: è colui al quale è affidata la gestione della palla e, quindi, della partita. Un volleyLanderiano che si appresta a questo ruolo deve avere esperienza e concentrazione: molte partite vengono vinte grazie alla sua testa piuttosto che per le sue mani.


Un esemplare di alzatore è facilmente riconoscibile tra gli altri volleyLanderiani se appartiene a una di queste categorie:


lo scoiattolo: magri e molto agili, sono queste le caratteristiche di molti alzatori. Alcune volte scelti più per la loro prontezza di riflessi che per la qualità del palleggio, li vedi schizzare a destra e sinistra e recuperare anche i palloni più difficili.


il tappo: ci sono palleggi che si contraddistinguono perché affetti da una forma di puffaggine acuta. Istruiti fin dalla tenera età come alzatori perché non sufficientemente alti per schiacciare, possono essere buonissimi registi per l’esperienza che si sono fatti sulle proprie ossa e per il baricentro basso che aiuta a controllare i palloni. I problemi sorgono quando, una volta in prima linea, non è consentito dal regolamento l’utilizzo di scale o tavolini per riuscire a murare giocatrici di 2 metri e passa.


l’anziano: il palleggiatore è molte volte il più anziano della squadra. Proprio perché a VolleyLander l'alzatore è il registra, è la logica, è la testa di ogni tribù, vengono spesso scelti esemplari con un ampio bagaglio di esperienza ... insomma ... vecchi! Tutto ciò a discapito di giovani e inesperti secondi palleggiatori che sono costretti ad ammuffire in panchina per lasciar spazio a dentiere e gambe di legno.


Un buon alzatore può davvero essere l'ago della bilancia in una partita. Un palleggio mascherato è in grado di spiazzare il muro delle giocatrici avversarie ed una buona distribuzione del gioco rende possibili attacchi stupefacenti. Il palleggiatore non ha la possibilità di "sfogarsi sulla palla" come lo schiacciatore: egli deve mantenere il controllo, la mente fredda e gli occhi sempre all'erta. Egli è sempre presente su ogni azione: è responsabile al 33% della vittoria di una partita, ma spesso è più facile sentire i complimenti su una bella schiacciata piuttosto che su ciò che l'ha resa possibile. Se dunque passeggiando per VolleyLander vi capiterà di incombere in un palleggiatore leggermente stressato o frustrato, abbiatene compassione e comprensione ricordandovi ciò che vi ho spiegato.


Per approfondimenti su Wikipedia: il ruolo del palleggiatore


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